Le ciambelle di mosto marchigiane, morbide, profumatissime e dall’inconfondibile sapore dato dal mosto d’uva e dai semi d’anice. Sono ciambelle lievitate, l’impasto è fatto con ingredienti semplici, non contiene ne uova ne burro ne latte.
Mangio ciambelle di mosto da sempre da quando ero piccola nei mesi di settembre e ottobre quelli legati alla vendemmia e quindi al mosto d’uva. Queste adorabili ciambelline hanno rallegrato le mie merende a casa e a scuola, ma non solo mie, di tutti noi marchigiani e da sempre.
Se non le avete mai mangiate allora non sapete quale bontà vi siete persi.
Beh seguitemi in cucina e vediamo come fare le ciambelle di mosto marchigiane e come fare il mosto d’uva.
INGREDIENTI per 18 ciambelle
- 500 ml di mosto (da ricavare con 700 gr di uva bianca da vino in alternativa uva da tavola)
- 25 gr di lievito di birra fresco
- 15 gr di semi di anice
- 150 gr di olio di ssemi o mais
- 150 gr di zucchero
- 500 gr di farina 00
- 500 gr di farina manitoba
- 5 gr di sale
PROCEDIMENTO
1- Preparare il mosto. Per fare queste ciambelle abbiamo bisogno del mosto d’uva crudo che altro non è che il succo spremuto dagli acini d’uva. Ci servono 500 ml di mosto quindi occorreranno circa 700 gr di uva bianca da vino, se non la trovi puoi usare uva da tavola.
Quindi dopo aver lavato e scolato l’uva stacca gli acini dal raspo e ponili nell’estrattore e raccogli 500 ml di succo d’uva. In alternativa all’estrattore puoi usare un passaverdure ma in tal caso poi dovrai filtrare il succo con un colino (il mosto d’uva crudo va usato subito altrimenti fermenta per diventare vino). Scaldiamolo appena appena giusto per intiepidirlo perché dovremo farci sciogliere il lievito.
2- Preparare l’impasto delle ciambelle. Prendi una capiente terrina che possa contenere tutti gli ingredienti, versa il mosto appena tiepido, aggiungi il lievito e fai sciogliere dopodiché aggiungi i semi d’anice, l’olio, lo zucchero e mescola.
In un altra terrina mescola assieme le due farine, aggiungi il mix di farina ma non tutta e mescola un po con il cucchiaio, aggiungi il sale e continua a mescolare aggiungendo il resto della farina poi prosegui lavorando l’impasto con le mani su un piano di lavoro fino ad ottenere un panetto omogeneo, morbido e leggermente appiccicoso.
3- Far lievitare. Riponi il panetto nella terrina, copri con pellicola alimentare e fai lievitare fino al raddoppio nel forno spento ma con la luce accesa, impiegherà dalle 2 alle 3 ore.
4- Formare le ciambelle. Una volta che l’impasto ha raddoppiato il suo volume spolvera leggermente il piano di lavoro con della farina, rovescia la terrina e lascia scivolare l’impasto. Lavoralo appena un po dandogli la forma di un filone.
Preleva circa 100 gr di impasto e dai forma alle ciambelle facendo un cordone lungo circa 30 cm e chiudilo unendo le due estremità. L’impasto dovrà essere appena appena appiccicoso, va bene così non aggiungere altra farina.
Posiziona le ciambelle su una teglia da forno rivestita con carta forno mettile distanziate tra loro poiché cresceranno di volume, ti occorreranno due teglie.
Mano mano che crei le ciambelle tieni coperto l’impasto con un canovaccio.
5- Far lievitare una seconda volta. Copri le ciambelle di mosto con un canovaccio e fai lievitare fino al raddoppio circa 1 ora.
6- Cuocere le ciambelle di mosto. Dopo la lievitazione le ciambelle saranno cresciute, è probabile che qualcuna si tocchi va bene così non è un problema. Cuocile in forno già caldo, statico, a 180°C per 20 – 25 minuti, io ho cotto una teglia alla volta.
A fine cottura le ciambelle di mosto dovranno risultare di un colore brunito.
Togli dal forno e lascia raffreddare su una gratella.
Sono morbidissime e dal sapore unico, buonissime mangiate così o inzuppate nel latte e sono strepitose se farcite con crema di nocciole. Usale per colazione o merenda.
NOTE / CONSIGLI:
-Una volta ben fredde chiudi le ciambelle di mosto in un sacchetto in plastica per alimenti, rimarranno morbide per qualche giorno.
-Con queste dosi come vedi vengono tante ciambelle ma sappi che puoi tranquillamente congelarle per poi al bisogno farle scongelare a temperatura ambiente.
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